Gruppi, associazioni e movimenti coinvolti: ecco come saranno impegnati nella cerimonia

[Guarda qui il video con immagini in anteprima dell’interno del Duomo restaurato]

di Emanuele Maria Pirani*

Per un evento così epocale – epocale perché la Cattedrale, la chiesa madre della nostra Arcidiocesi, è stata chiusa al culto per cinque anni – l’Arcivescovo ha chiesto che la celebrazione del 23 marzo avesse un respiro diocesano, un’animazione che coinvolgesse tutte le realtà della nostra Chiesa particolare che è Ferrara-Comacchio. 

Per questo interverranno i Movimenti, i Gruppi e le Associazioni come gli Scout, l’Azione Cattolica, il Rinnovamento nello Spirito, Comunione e Liberazione, l’Unitalsi, la Pastorale Giovanile, Shalom. In particolare, le letture saranno fatte da componenti di Azione Cattolica, Comunione e Liberazione e Rinnovamento nello Spirito, mentre il servizio d’ordine per la processione e la Messa sarà a cura degli Scout e di Comunione e Liberazione. 

Questa partecipazione ecclesiale è molto bene evidenziata anche dal coro che vede la collaborazione di più cori presenti sul nostro territorio. Assieme al Coro della Cattedrale diretto dal maestro di Cappella don Paolo Galeazzi, si fonderanno, infatti, insieme ben 12 cori, per un totale di circa 180 coristi, che prenderanno posto in abside, dov’è collocato l’antico coro ligneo della nostra Cattedrale, opera d’arte di grande valore artistico del XVI secolo, assieme ad una piccola orchestra di sette archi. 

Ma veniamo al programma del 23 marzo, giornata alla quale sono state invitate diverse autorità civili e militari, fra cui i Sindaci della Provincia: ore 17.15, accoglienza; ore 17.30, inizio della liturgia con la processione e la Santa Messa. La celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore ci fa entrare nel mistero del Signore crocifisso, sepolto e risorto, il quale con l’ingresso in Gerusalemme ha mostrato la sua regalità divina. I cristiani portano i rami di palma e di ulivo segno di quel regale trionfo che Cristo ha ottenuto, morendo sulla croce. La prima fase di questa celebrazione consiste nel radunarsi presso il cortile del Palazzo Arcivescovile e vede in sequenza: la ammonizione del Vescovo; l’Orazione e la Benedizione sui rami d’ulivo; l’ascolto del Vangelo; l’avvio della Processione con le parole del diacono: «Imitiamo le folle di Gerusalemme che acclamavano Gesù, re e Signore, e avviamoci in pace». Giunti in Cattedrale, dopo l’orazione Colletta, ascolteremo letture tra cui il racconto della Passione di Marco (capp. 14 e 15). La lettura della Passione sarà particolare: a tre voci (il diacono seminarista presterà la voce al Cristo, un fedele laico farà il cronista, una giovane e un giovane saranno la folla e i vari personaggi). Dopo l’omelia dell’Arcivescovo e la Professione di fede con il Simbolo degli Apostoli, alcuni rappresentanti dei Gruppi, Movimenti e Associazioni porteranno all’altare i doni per il sacrificio eucaristico, cioè il pane ed il vino. Al termine si formerà la processione verso l’altare della Madonna delle Grazie, patrona dell’Arcidiocesi e della città di Ferrara, la quale sarà venerata dall’Arcivescovo con il segno dell’incenso.

*Cerimoniere Arcivescovile

Pubblicato sulla “Voce” del 22 marzo 2024

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