Un ricco programma vedrà protagonista l’antica Cattedrale di Ferrara fuori le Mura: da Cosmé Tura ai Misteri del Venerdì Santo di Procida, fino al ricordo del parroco padre Giacomo Maria Ferrari

di diac. Emanuele Maria Pirani

Torna anche questo anno nell’antico borgo, culla del cristianesimo ferrarese, sulla punta tra il Po di Volano e il Po di Primario, la festa del Santo guerriero Giorgio, patrono della nostra città di Ferrara. 

Si inizia con il Triduo di preghiera in preparazione alla festa nelle giornate del 20, 21 e 22 aprile quando alle 17 la Comunità Cattolica Shalom animerà l’ora di Adorazione Eucaristica e poi alle 18 la celebrazione della Messa. Come da tradizione i festeggiamenti si protrarranno fino al 7 maggio, festa liturgica del compatrono della città San Maurelio, il Vescovo e martire sepolto all’interno della Basilica, antica prima Cattedrale cittadina. Il programma, come ogni anno, è arricchito da diversi appuntamenti proposti dalla Contrada di San Giorgio, tra cui gli stand gastronomici e lo spettacolo teatrale della sera del 24 aprile alle 21. 

Di grande interesse culturale la conferenza sulla figura del pittore dell’officina ferrarese Cosmè Tura, sepolto proprio nella Basilica olivetana, nella cappella tra il campanile rossettiano e la chiesa, che vedrà protagonista la presidente della Ferrariae Decus Marialucia Menegatti, lunedì 22 aprile alle 21. 

Da non perdere poi, sino al 28 aprile, la mostra fotografica nell’ex chiostro olivetano, dei fotografi fiorentini Maria Grazia Dainelli e Carlo Midollini, sulla processione dei “Misteri” che ogni  Venerdì Santo si svolge sull’isola di Procida e che sarà inaugurata alle 10.30 del 23 aprile prima della Celebrazione Eucaristica presieduta dll’Arcivescovo Perego alle ore 11.15. Nei pomeriggi del 22 e del 23 visita guidata all’interno del complesso monumentale di San Giorgio: si potrà entrare per la prima volta nell’ex Monastero Olivetano (recentemente riaperto dopo i lavoro di restauro post sisma) e non mancheranno diverse sorprese che renderanno le visite uniche e irripetibili (prenotazione via mail: santuariosangiorgio@gmail.com). Anche la Comunità Cattolica Shalom gestirà un’importante serata: sabato 27 aprile si terrà infatti la “Festa Italo-Brasiliana” per i giovani. 

IL RICORDO DI PADRE GIACOMO MARIA FERRARI

Un importante appuntamento è previsto  in piazza San Giorgio il 23 aprile: al termine della Messa solenne, verso le ore 12.30, verrà intitolato lo spazio verde sotto il campanile alla memoria del monaco benedettino olivetano padre Giacomo Maria Ferrari (foto in alto, con alcuni parrocchiani, ndr). Nato l’8 agosto 1939 a Pincara (RO), padre Giacomo entrò in monastero a Monte Oliveto Maggiore, dai Monaci Benedettini Olivetani, fondati nel 1319 da San Bernardo Tolomei, per fare le classi medie, il liceo e studiò teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Fece la sua professione monastica il 31 agosto del 1958 e venne ordinato sacerdote il giorno di San Benedetto, l’11 luglio del 1966. Arrivò a San Giorgio da giovane prete in aiuto come cappellano del parroco padre Romagnollo al quale poi succedette nella guida pastorale (1985-1995). Furono gli anni della grande ripresa pastorale di San Giorgio, culminata con la visita del Santo Padre, San Giovanni Paolo II che, come da tradizione, si fermò a venerare le reliquie di San Maurelio proprio nella Basilica di San Giorgio, per poi entrare in città per la sua visita pastorale il 22 settembre del 1990. Lasciò Ferrara perché nominato Economo Generale della Congregazione Olivetana. Padre Giacomo è conosciuto da molti ferraresi non solo per la sua opera pastorale in parrocchia ma anche per i tanti anni di insegnamento presso il Liceo Ariosto. Nel 2012 era tornato a Ferrara e l’Arcivescovo Luigi Negri lo aveva nominato Amministratore Parrocchiale di San Giorgio per raggiunti limiti di età di dom Romagnollo. È tornato alla Casa del Padre il 16 marzo 2017.

Pubblicato sulla “Voce” del 12 aprile 2024

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