24 febbraio 2020

L’incontro fra generazioni si realizza con esempi e testimonianze credibili, creando occasioni che consentano agli studenti di sperimentare l’utilità e la bellezza di incidere positivamente sulla società

Passione, impegno e cura del bene comune. Secondo queste tre direttive noi studenti universitari siamo chiamati a vivere il tempo dello studio, momento cruciale di passaggio dalla costruzione dei fondamenti culturali della persona a quella della valorizzazione e affinamento delle particolari capacità e talenti. Passione ed impegno sono indispensabili, ma non basterebbero a creare una personalità compiuta se non fossero alimentati e orientati da quella cura del bene comune che nasce dall’attribuire alle proprie azioni un senso che va oltre l’utilità materiale o il riconoscimento sociale.

L’Università è, di per sé, un luogo di incontro tra persone di differenti generazioni, a partire dal rapporto tra docenti e discenti. In questo senso, soprattutto nell’era della comunicazione digitale, il principale strumento con cui dare sostanza ed efficacia a tale confronto è lo stesso che già si utilizzava ai tempi di Socrate e Platone: il dialogo. Tale pratica implica una reciprocità di ascolto e una condivisa disponibilità ad apprendere. Tutti gli studenti, specie in una città come Ferrara che vede una rapida e costante espansione dell’Università, debbono impegnarsi a rafforzare questo scambio, anche in considerazione delle ricadute sociali e culturali dei cambiamenti in atto e dell’esigenza di confrontarsi con il differente modo di apprendere e comprendere dovuto alle tecnologie digitali. Città e Università sono chiamate a sostenere i giovani nella ricerca della propria realizzazione individuale, favorendo una cultura della responsabilità e dell’impegno civico.

Questo clima di incontro si realizza con esempi e testimonianze credibili, creando occasioni che consentano agli studenti di sperimentare l’utilità e la bellezza di incidere positivamente sulla società. Sono necessarie nuove opportunità di partecipazione al dibattito pubblico sulle grandi questioni del nostro tempo, anche incontrando molti dei protagonisti della vita civile nazionale e internazionale. L’Università nasce come un luogo di educazione, ricerca scientifica e dibattito culturale per rinnovare la partecipazione di ognuno alla vita del Paese. Occorre riflettere sulla missione attuale dell’Università, su come essa debba operare nel contesto contemporaneo per realizzare, anche attraverso metodi e linguaggi nuovi, i valori immutabili che costituiscono insieme la sorgente e il fine della nostra tradizione culturale. Ci accompagna la speranza che il nostro desiderio di conoscere, crescere e migliorarsi saprà superare le incertezze del presente per il futuro dell’Università e della società intera.

Alessandro Giro

Studente di Giurisprudenza

Pubblicato sull’edizione de “la Voce di Ferrara-Comacchio” del 21 febbraio 2020

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