L’intera giornata di sabato 26 novembre sarà possibile donare beni di prima necessità in 130 negozi e supermercati di Ferrara e provincia

La crisi energetica che minaccia l’Italia, e non solo, è l’ultima delle crisi succedutesi nel nostro Paese negli ultimi anni. Il temuto aumento delle bollette per famiglie e imprese, che già sta mettendo in ginocchio diverse realtà produttive e migliaia di persone, minaccia nubi ancora più oscure in vista della stagione invernale. 

Per questo, l’annuale Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e in programma sabato 26 novembre, acquista ancora più importanza. In oltre 11mila supermercati in tutta Italia si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative convenzionate con le 21 sedi del Banco Alimentare. Oltre 140.000 volontari del Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina gialla, inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia. Gli alimenti donati saranno poi distribuiti a circa 7.600 strutture caritative convenzionate (mense per i poveri, case famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc.) che sostengono circa 1.700.000 persone.

Povertà nel nostro territorio

Nella nostra provincia il Centro Solidarietà-Carità (CSC), in convenzione con la Fondazione Banco Alimentare di Imola, rifornisce costantemente di generi alimentari 79 Associazioni/enti caritativi (oltre la metà sono Caritas parrocchiali), 7 in più rispetto all’anno scorso, e 32 delle quali nel Comune capoluogo. Attualmente il CSC aiuta direttamente circa 200 famiglie, per un totale di 600 persone. Solo un anno prima, erano 190 le famiglie seguite (oltre 550 persone). Il picco si era raggiunto nel 2020, in piena pandemia, con 280 famiglie seguite per un totale di oltre 800 persone. 

Oltre ai prodotti provenienti dalla Colletta, un altro dato positivo riguarda l’aumento – in linea col 2021- delle donazioni dall’industria, dall’ortofrutta e dall’AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che si occupa dei fondi europei). 

Massimo Travasoni, Responsabile del magazzino del CSC in via Trenti e vicepresidente del CSC guidato da Fabrizio Fabrizi, ci spiega come la paura sia che la crisi nei prossimi mesi faccia lievitare il numero di assistiti, che sono sia italiani che stranieri, e perlopiù persone di mezz’età che hanno perso il lavoro. Un aspetto positivo riguarda il nutrito gruppo di studenti universitari che si propongono come volontari per comporre i pacchi alimentari e consegnarli alle famiglie povere del nostro territorio.

Il Banco Alimentare – tramite il CSC –, come detto, distribuisce anche “indirettamente” attraverso parrocchie, Caritas, associazioni ed enti caritativi: sono 13.056 le persone aiutate, contro le 12.894 dell’anno scorso. Solo nel Comune di Ferrara, le persone bisognose aiutate sono 6.633 (erano 6.575 nel 2021).

Colletta 2022 a Ferrara e provincia

Quest’anno saranno circa 1500 i volontari impegnati in circa 130 negozi e supermercati sull’intero territorio ferrarese per invitare le persone a donare e per raccogliere i beni di prima necessità. Un aumento che fa ben sperare rispetto all’anno scorso, quando 1308 volontari erano impegnati in 109 punti vendita. L’anno scorso, però, furono meno i beni raccolti rispetto al pre-pandemia: 68mila kg contro i quasi 75mila del 2019. I responsabili della Colletta a livello provinciale sono Riccardo Canella e Giancarlo Pavan, a cui faranno riferimento i “capi équipe”, uno per ogni punto vendita. I “capi équipe” hanno il compito di prendere i contatti con i responsabili del negozio o supermercato, e reclutare e organizzare i volontari. Volontari sabato 26 saranno “forniti” anche dall’Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri, Società San Vincenzo De’ Paoli, CDO Opere Sociali, Lions Club, Rotary Club e AVIS. 

«È importante – ci spiega ancora Travasoni – che la Colletta torni totalmente in presenza e che quest’anno possano tornare a parteciparvi anche i ragazzi minorenni. Non è secondario l’incontro con le persone, spiegare dove vanno a finire i prodotti donati». E a proposito di ragazzi, anche quest’anno diverse scuole verranno coinvolte per la Giornata del 26, attraverso l’invito di genitori e insegnanti a colleghi o altri genitori per coinvolgere gli studenti nella raccolta, come ad esempio la Bonati e il Carducci di Ferrara. «Alcuni insegnanti – ci racconta Travasoni – si prendono apposta un giorno di permesso da scuola per partecipare all’iniziativa». Inoltre, alcune scuole primarie a Ferrara e in provincia (Cento, Copparo, Jolanda di Savoia) faranno una Colletta all’interno dei propri istituti scolastici, invitando chiunque voglia a donare prima della giornata del 26. 

Stessa iniziativa, anticipatrice di quella centrale di sabato 26, la svolgono dal 23 al 25 alcuni impiegati nella sede di Acer in Corso Vittorio Veneto a Ferrara.

Articolo pubblicato su “La Voce” del 25 novembre 2022

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(Foto: Colletta 2021 all’Iper Tosano – foto Francesca Brancaleoni)

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