Domenica 18 dicembre torna a Ferrara la tradizione del Presepe vivente: un gesto sempre presente
«E il Verbo si è fatto carne»: in queste parole si condensa la novità dell’annuncio cristiano, Dio ha infatti scelto il metodo dell’incarnazione per farsi prossimo agli uomini. Il Natale rappresenta proprio quel tempo liturgico durante il quale la Chiesa ci accompagna a meditare questo Mistero; per la filosofia, “mistero” è l’inconoscibile, nel senso cristiano invece, “mistero” vuol dire la sorgente dell’Essere, Dio, una sorgente infinitamente conoscibile, che si comunica e si rende sperimentabile attraverso una realtà umana, attraverso la realtà storica della Chiesa. Cristo è a noi contemporaneo, tanto da rinnovare il cuore della gente che Lo incontra attraverso altri uomini “conquistati” da Lui.
Per questo il Presepe è “vivente”: ciò che è accaduto allora, in uno sperduto paesino ai confini dell’Impero Romano ad una fanciulla semplice, lieta, obbediente e fiduciosa, accade anche a ciascuno di noi, ed è per tutti. Cristo si offre a noi oggi: allora la sfida alla nostra libertà, da quando Cristo è entrato nel mondo, come ha più volte ha ricordato il sacerdote brianzolo don Luigi Giussani, è “Cristo sì o no?”.
Dal nostro “sì”, per quanto debole e fragile, nasce anche il desiderio di offrire alla città la Sacra Rappresentazione del Presepe Vivente. Domenica 18 dicembre alle ore 17.00 presso Palazzo Crema a Ferrara (via Cairoli, 13) attraverso immagini, letture, canti e brevi commenti video di don Giussani, in occasione del Centenario della sua nascita, saremo accompagnati ad immedesimarci con il cuore del Natale, con il suo senso profondo, che spalanca al mondo, rendendoci inaspettatamente capaci di abbracciarlo.
Anche quest’anno durante il gesto sarà infatti possibile sostenere la “Campagna Tende” della Fondazione AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale).
Nell’anno in cui la guerra è scoppiata non lontano da noi, così come in troppi altri luoghi dove AVSI lavora, si è scelto di incentrare la nuova Campagna Tende sulla pace, intitolandola “La pace si può…cominciamola noi”: la pace è possibile, come instancabilmente il Papa ci ricorda, e la si può costruire anche scegliendo di sostenere progetti che portano aiuti concreti e avviano sviluppo, tra questi la ripresa delle attività educative in alcuni centri colpiti dal conflitto, come quello di Karkhiv.
Attraverso la compagnia dei credenti, l’annuncio cristiano, la vera “buona notizia”, vuole raggiungere tutti: il Natale è accaduto veramente, accade ancora, ed è risposta alle attese profonde di ogni uomo. Per questa ragione desideriamo estendere a tutta la cittadinanza l’invito a partecipare al gesto della Sacra Rappresentazione.
Associazione Genitori “Luigi e Zelia Martin”
Articolo pubblicato su “La Voce” del 16 dicembre 2022
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