Oggi, 23 dicembre, il nostro Arcivescovo ha fatto visita alla Casa di Riposo “Betlem” di Ferrara dove ha anche celebrato la S. Messa.

«Il Natale non viene mai all’improvviso – ha detto nell’omelia -, ma con un tempo di preparazione quale è l’Avvento, un tempo in cui anche la Parola di Dio ci aiuta a capire come il Natale è il centro della storia umana, perché Dio viene tra noi, con noi, condivide la nostra natura umana, dalla nascita alla morte. La Parola di Dio ci aiuta a comprendere il mistero del Natale».

«Il Dio che viene ci aiuta ad affrontare ogni situazione con un cuore nuovo», ha poi proseguito. «Il Natale converte il nostro cuore, lo rende capace di amare, di fraternità. So che a voi il Natale piace, perché porta colori, incontri familiari, gioia. Ma l’aspetto più importante del Natale è l’incontro con il Signore che cambia il nostro cuore».

«In questo Natale Papa Francesco – sono ancora parole del Vescovo – ci chiede di pregare particolarmente per la pace, soprattutto in Ucraina. Vedete anche voi in televisione le immagini della guerra, con i morti, le distruzioni, la solitudine e la tristezza degli anziani che non vogliono allontanarsi dalle loro case, la fuga di donne e bambini. In questo Natale la nostra preghiera sia anzitutto per la pace, per queste persone che soffrono e muoiono. “Gloria Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Il canto degli angeli a Natale è un canto di pace. Non c’è Natale senza la pace. E la pace la chiediamo anche per le nostre famiglie, dove spesso c’è divisione, solitudine, abbandono, violenza: non si vive il Natale in queste famiglie. E la pace la chiediamo anche per noi, perché il nostro cuore sia libero da risentimenti, sia capace di perdono».

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