Il progetto “Le vite degli altri” in corso nella Casa Residenza per Anziani CIDAS “Residence” (in via dei Tigli a Ferrara) propone agli ospiti la possibilità di ascoltare storie e raccontarsi: l’incontro con i bambini del catechismo di quinta elementare della parrocchia Santa Caterina Vegri

A cura di CIDAS

Le parole hanno, come ha detto lo psicologo statunitense Jerome Bruner, una grande capacità evocativa: collegano a immagini e situazioni vissute che hanno contribuito a costruire l’identità delle persone. Quotidianamente noi animatori raccogliamo attraverso un ascolto attento e interessato, narrazioni riguardanti il passato degli anziani perché “il raccontarsi” rappresenta il tramite per la costruzione della relazione con l’anziano. Le narrazioni consentono di scoprire qualcosa di nuovo e di inaspettato, possono continuare a sorprendere per la loro ricchezza oltre che approfondire la loro conoscenza.

Il progetto “Le vite degli altri” in corso presso la Casa Residenza per Anziani CIDAS “Residence” (in via dei Tigli a Ferrara) propone agli ospiti attività socio ricreative, sviluppate da attori diversi, volontari, familiari/caregivers degli ospiti e figure professionali appartenenti all’equipe di lavoro.

L’attività porta gli ospiti alla realizzazione di racconti autobiografici in cui ogni partecipante è libero di narrare episodi della propria vita, racconti e filastrocche che ascoltavano nel periodo della loro infanzia e condividerli con i presenti. Tutte le storie di vita, i ricordi, le esperienze che stanno emergendo dai diversi incontri, vengono conservati per poi diventare, nel tempo, un giornalino della struttura da distribuire ai parenti oppure in occasione di incontri con le scuole elementari.

Una prima collaborazione è avvenuta con i bambini del catechismo di quinta elementare della parrocchia Santa Caterina Vegri. Durante l’incontro, gli ospiti e i bambini hanno trattato argomenti che appassionano e accomunano generazioni anche molto distanti tra loro come, ad esempio, i giochi di un tempo paragonati a quelli attuali, il cibo e le coltivazioni. Questi temi hanno trovato molto riscontro tra i partecipanti e hanno animato il dialogo intergenerazionale. Prezioso ed arricchente per i nostri ospiti poter narrare la propria storia ad un bambino, lasciando nuovamente della propria vita, come una perla di saggezza regalata alla generazione che segue.

L’immagine dell’anziano che viene promossa durante questi incontri è quella di una persona non solo malata e bisognosa di assistenza ma in grado di dare ancora qualcosa di importante, una risorsa attiva per le giovani generazioni.

Questo ricco progetto “Le vite degli altri” prende il nome da un’idea della della signora Laura, figlia di un ospite della struttura. La signora ama molto dipingere e conversare e intrattenersi con gli ospiti della struttura e per ognuno di essi ha creato una cartolina raffigurante un momento di vita che l’anziano ha voluto condividere con lei. Queste meravigliose cartoline dipinte saranno oggetto di una mostra pittorica che avrà luogo nel Residence e che vorremmo fosse aperta all’intera cittadinanza.

(Foto CIDAS) 

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