18 dicembre 2019

Qual è lo stato della nostra Chiesa di Ferrara-Comacchio? E quale quello dei nostri edifici di culto, in particolare del Duomo cittadino? Come vengono spesi in Diocesi i soldi dell’8×1000?

Cosa fa la nostra Chiesa locale per prevenire e contrastare abusi e violenza su minori e persone vulnerabili?

A queste domande si è cercato di rispondere stamattina, 18 dicembre, nel Palazzo Arcivescovile di Ferrara nel corso della tradizionale Conferenza stampa prima delle feste natalizie.

Sono intervenuti il nostro Arcivescovo, don Graziano Donà, don Stefano Zanella e don Alessio Grossi.

1) La Lettera pastorale 2019/2020, uscita lo scorso ottobre, è ora disponibile anche in formato cartaceo. “Battezzati e inviati. Stili di vita cristiana” è il titolo scelto per il testo che lo stesso Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego ha presentato oggi, 18 dicembre, alla stampa nell’incontro svoltosi nel Palazzo Arcivescovile. Dopo “Immagini di Chiesa” ed “Esercizi di comunione, esercizi di corresponsabilità”, questa Lettera conclude il cammino triennale alla luce della esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Il primo capitolo tratta dell’importanza della riscoperta del Battesimo, mentre nella seconda parte, dedicata ai laici, l’Arcivescovo si sofferma sul ruolo della Chiesa nel mondo, con particolare riferimento all’Azione Cattolica, alla famiglia – in particolare nell’importanza dell’accompagnamento e vicinanza a fidanzati e coppie, soprattutto ‘fragili’ – e all’impegno “nella realtà sociale e nella vita politica”, nella città come “luogo importante per esprimersi”, “anche con un impegno diretto nella vita politica, ‘collaborando con tutti gli uomini di buona volontà’. La figura esemplare di laico scelta è il Servo di Dio Giuseppe Lazzati (1909-1986). Il terzo capitolo è dedicato ai presbiteri, in particolare all’importanza della condivisione tra gli stessi, con particolare riferimento al Fondo, esistente anche nella nostra Diocesi, di mutuo sostegno tra i sacerdoti, pensato per quelli in pensione che hanno difficoltà a pagare le esose rette delle case di riposo. Il cremonese don Primo Mazzolari è la figura di riferimento scelta da mons. Perego per i presbiteri.

Proseguendo, un altro capitolo è dedicato invece ai consacrati col riferimento ai diversi monasteri presenti nella nostra città, e col rammarico – di cui ha parlato in conferenza stampa – per l’imminente partenza dei Carmelitani (presenti nell’Unità Pastorale Borgovado): “quella di Natale sarà l’ultima Messa da loro celebrata a Ferrara, p. Antonio Sangalli è già a Bologna. A Ferrara – ha proseguito – rimarrà la sede per la postulazione del processo di beatificazione in corso riguardante p. Marcello dell’Immacolata”, figura d’esempio scelta insieme a quella di Suor Veronica del Ss. Sacramento. “Stiamo cercando comunque di arricchire la nostra Arcidiocesi ospitando nuove congregazioni, sia maschili sia femminili, stiamo valutando diverse ipotesi, ma questo dipenderà anche dai lavori da svolgere in alcune sedi, come la Basilica di San Giorgio fuori le Mura”. Riguardo al tema delle vocazioni, il Vescovo ha ricordato come vi sono ancora due seminaristi diaconi – Alessandro Battistini e Thiago Camponogara – che stanno terminando presso lo Studio teologico Sant’Antonio di Bologna; il seminarista più giovane, invece, Vito Milella, è entrato nel Pontificio Seminario Regionale nel capoluogo felsineo, dove vive e studia. Non per questo, però, il Seminario di Ferrara, chiude, anzi, è luogo più che mai vivo a livello associativo, laicale, nell’ospitare ad esempio, da quest’anno, la Scuola di teologia per laici. Prima di presentare il Messaggio di Natale, incentrato sul tema dell’incontro, mons. Perego ha annunciato come il prossimo 6 settembre 2020 la Giornata Nazionale del Creato, indetta dalla CEI, si svolgerà a Comacchio, richiamando così anche la diretta nazionale della RAI.

2) Ha preso poi la parola don Graziano Donà, economo dell’Arcidiocesi, il quale ha illustrato i dati dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, con particolare riferimento a Ferrara-Comacchio. L’8×1000 – che ricordiamo che per via della Legge 222 del 1985 è vincolato come finalità (Culto e pastorale; Carità; Edilizia di culto e beni culturali; Sostentamento del Clero) – dell’ anno 2018 (che significa riferito alle dichiarazioni dei redditi del 2015, stanziati nel 2018, pervenuti nel 2019) a livello nazionale è di 997.973.199,00 euro, (l’81, 2% delle firme totali) di cui 784.141.513, 06 euro per le 226 diocesi italiane. Per l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, l’8×1000 versato equivale a 4.829.028, 21 euro. Quest’ultima cifra è così divisa: Culto e pastorale: 702.379, 01 euro (attività uffici diocesani, parrocchie ed enti diocesani, in particolare più piccoli e bisognosi come le parrocchie dell’Arginone, Massenzatica, Pescara, Viconovo, Barco, Contrapò, Casaglia, Ponte Rodoni, ma anche Santuario del Crocifisso, Casa Cini e Seminario Arcivescovile); 676.924, 89 euro per la Carità (Caritas soprattutto, poi a seguire per le parrocchie terremotate – Denore, Vigarano Mainarda, Porporana, Ravalle – e per il resto per anziani, recupero tossicodipendenti, migranti, borse lavoro, contro la realtà dell’usura, per famiglie in difficoltà); 1.632.033, 00 euro per l’Edilizia di culto e Beni culturali (usati per la nuova chiesa dell’Arginone, per la parrocchia di Berra, per l’installazione di nuovi impianti di allarmi nelle chiese e per la biblioteca diocesana del Seminario di Ferrara); 1.818.690, 91 euro per il Sostentamento del clero.

3) E’ poi intervenuto don Stefano Zanella, Direttore dell’Ufficio Tecnico-Amministrativo, per fare il punto degli interventi sugli edifici nel periodo del post sisma. La nostra Arcidiocesi in questi sette anni ha speso, per i lavori, circa 7.400.000 euro, dei quali 6.381.751, 22 euro per le 21 chiese aperte nel post-sisma e 1.069.588, 85 euro per la messa in sicurezza di 9 edifici. Tre sono, invece, le gare d’appalto da bandire: Scuola Materna di Porotto (importo finanxizato: € 380.063,75 – tecnici incaricati arch. Montanari e ing. Artioli); Chiesa parrocchiale di S. Pietro apostolo – Santa Bianca di Bondeno (importo finanziato: € 886.012,10 – Progetto affidato allo studio di architettura Caselli Associati); Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista chiesa con campanile – Denore – Ferrara (importo finanziato: € 1.869.176,49 – Progetto affidato arch. Cristiano Ferrari e ing. Artioli). Due sono, poi, le gare d’appalto in corso: Palazzo Arcivescovile – Ferrara – € 1.976.425,10, CONSEGNA DELLE OFFERTE IL 07-01-2020. Tecnici incaricati arch. Benedetta Caglioti e Studio CR Associati; Convento di Santa Maria in Vado – Ferrara – € 1.609.522,07, tecnici incaricati arch. Paola Rossi e Studio Mezzadri. GARA CONCLUSA IN CORSO DI AGGIUDICAZIONE. Quattordici, invece, le gare d’appalto aggiudicate, con i lavori in corso. Riguardo alla Cattedrale di Ferrara, don Zanella ha spiegato come “sono in corso prove sui materiali che ci porteranno a capire quali interventi eseguire sugli otto pilastri dell’edificio. Per ora, sono stati scoperti due degli otto pilastri. A breve vedremo dunque l’impatto su tutto l’edificio: da quest’ultima analisi valuteremo, ed è la nostra speranza, la possibilità di aprire i nfuturo – ma non sappiamo dire se e quando – l’intero edificio, isolando solo la parte del cantiere col pilastro che, di volta in volta, verrà analizzato. Ma è ancora presto per prevedere tutto ciò”. Più a breve termine, e più concreta, è “l’idea di riuscire ad aprire, comunque non prima dell’Epifania 2020, la parte del transetto dentro la Cattedrale, dove c’è l’Altare della Madonna delle Grazie. L’idea, ancora da definire, è di aprirla, o tutti i giorni o in alcuni giorni, in alcuni orari (è tutto ancora da valutare), e tramite visite guidate, con la presenza di un custode. Di positivo vi sarà la possibilità di spiegare i lavori in corso, trasformandolo così in una sorta di ‘cantiere aperto’ ”. In generale, infine, sull’edificio, “entro fine 2020/inizio 2021 dovrebbero iniziare i lavori sul campanile della Cattedrale, e a fine 2021 quelli sulla facciata e sul protiro”.

4) L’ultimo a intervenire è stato don Alessio Grossi, responsabile del Consultorio familiare diocesano e Referente del neonato (già attivo) Servizio Tutela Minori e persone vulnerabili, che avrà sede in via Cairoli, 30 a Ferrara (sede momentanea della Curia, a causa dei lavori nel Palazzo Arcivescovile), con anche uno Sportello d’ascolto. Il Servizio segue l’indicazione dello scorso marzo di Papa Francesco nella Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” “Sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili”. Don Grossi collaborerà col nostro Arcivescovo e sarà affiancato da un’equipe diocesana formata da, oltre a don Grossi, Chiara Campagnoli (psicologa), Denis Lovison (avvocato), Alberto Lazzarini (giornalista), don Roberto Solera (Canonista), don Francesco Viali (Moralista), e dall’Ufficio Catechistico. Lo Sportello d’ascolto Lo Sportello è aperto per tutte quelle persone che hanno subito o subiscono un abuso da parte di un chierico o di una persona consacrata o di un collaboratore pastorale o parrocchiale. Chiunque – vittima o autore del reato – può rivolgersi allo Sportello per gli abusi all’interno della Chiesa, anche se lontani nel tempo (e magari nemmeno più perseguibili per la legge), ma anche chi intende segnalare un abuso o un sospetto abuso o chis cerca informazioni in merito a qualsiasi tipo di violenza. CONTATTI Referenti Don Alessio Grossi, psicoanalista Via Masi, 241, San Bartolomeo in Bosco (Fe). Dott.ssa Chiara Campagnoli, psicologa Contrada della rosa, 48, Ferrara. Sportello d’ascolto Ufficio Diocesano: via Cairoli 30, Ferrara: 0532.228071, accoglienza@tutelaminoridiocesife.it . www.tutelaminoridiocesife.it .

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