“Io amo la scuola perché ci educa al vero, al bene e al bello. Vanno insieme tutti e tre. L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla … La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, il senso del bene e il senso del bello. E questo avviene attraverso un cammino ricco, fatto di tanti “ingredienti”.
Ecco perché ci sono tante discipline! Perché lo sviluppo è frutto di diversi elementi che agiscono insieme e stimolano l’intelligenza, la coscienza, l’affettività, il corpo, eccetera. Per esempio, se studio questa Piazza, Piazza San Pietro, apprendo cose di architettura, di storia, di religione, anche di astronomia – l’obelisco richiama il sole, ma pochi sanno che questa piazza è anche una grande meridiana. In questo modo coltiviamo in noi il vero, il bene e il bello; e impariamo che queste tre dimensioni non sono mai separate, ma sempre intrecciate”. (Papa Francesco, 2014)

Ti sei appena diplomato ma non hai ancora deciso a quale Università iscriverti l’anno venturo?
Vorresti insegnare..ma cosa? Vuoi approfondire la tua conoscenza su Gesù e la Chiesa?
Che ne diresti di insegnare Religione?
Insegnare religione è una missione che si fa professione, in una società complessa che richiede un’alleanza di saperi per fronteggiare il rischio di una frammentazione delle conoscenze è molto diverso che insegnarla nel contesto della cultura del passato. L’Insegnante di Religione (IdR) deve saper cogliere ciò che c’è di religioso e di cristiano nelle tradizioni e nelle strutture sociali nonché nei fenomeni culturali, saperlo analizzare, interpretare e tradurlo in percorsi didattici.


Grazie all’insegnamento della Religione cattolica, la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto ed a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro. (Papa Benedetto XVI 2009).

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose ”S. Apollinare” in Forlì è un’istituzione accademica di cinque diocesi romagnole, Forlì, Imola, Faenza, Ravenna e Cesena, eretta dalla Congregazione della Santa Sede per l’Educazione Cattolica e collegata alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna offrendo una seria e completa formazione nelle Scienze Religiose (dalla Filosofia, alla Teologia, alla Sacra Scrittura, alla Storia della Chiesa, alle Scienze Umane).
Il corso degli studi è articolato in cinque anni: al termine dei primi tre anni l’Istituto conferisce il grado accademico di “Magistero in Scienze Religiose”, al termine dei due anni successivi il grado accademico di “Laurea in Scienze Religiose”.

Per accedere all’insegnamento della religione in ogni ordine e grado di scuola, dal 1° settembre 2017 si deve essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche, oppure si sia conseguita la laurea magistrale in Scienze Religiose secondo il nuovo ordinamento.
il percorso di studi è quinquennale globale delle Scienze Religiose con i primi tre anni (primo ciclo) e un successivo approfondimento pedagogico-didattico (biennio di specializzazione). Il primo ciclo di tre anni, per un totale di 180 crediti ects, conferisce il grado accademico di “Baccalaureato in Scienze religiose” (Laurea); il secondo ciclo di due anni, per un totale di 120 crediti ects, conferisce il grado accademico di “Licenza o Laurea magistrale in Scienze religiose”.
Possono frequentarla anche coloro che non sono in possesso di un diploma di scuola superiore ma interessati ad una formazione o approfondimento come operatore pastorale nella propria parrocchia in qualità di catechista/animatore, lettore, accolito, diacono ecc. anche in modalità online.
Per informazioni: segreteria@issrapollinare.it – 0543.704104

 

(Articolo pubblicitario a cura dell’ISSR Forlì)

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