4 marzo 2o21

In merito alla notizia apparsa oggi su alcune agenzie di stampa e sul quotidiano locale La Nuova Ferrara, il Vicario Generale ha ascoltato personalmente il Cappellano del carcere e ha appreso dalla sua viva voce che, all’interno di alcuni contenitori da lui ricevuti da parte di famigliari lontani di una persona reclusa e poi dallo stesso Cappellano consegnati spontaneamente agli Uffici della Polizia per il rituale e pedissequo controllo dei generi di conforto destinati ai detenuti, erano celati un microcellulare ed alcuni grammi di hashish.

Sorprende e addolora quindi, che anche le persone che con dedizione quotidiana si adoperano per l’aiuto ai detenuti, siano fatte oggetto di strumentalizzazioni volte a gravi violazioni delle norme carcerarie, ma non per questo verrà meno l’impegno della Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio a sostegno delle diverse iniziative di supporto alla Casa Circondariale cittadina.

L’auspicio dell’Arcivescovo Perego è che la perfetta buona fede del sacerdote oggetto di questa spiacevole vicenda, venga presto riconosciuta dalla Magistratura per ripristinare la fiducia in un’opera indispensabile di umana misericordia.

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