Relazione, rapporto, modo di stare assieme, legame, modalità di comunicazione, punto di incontro tra persone che possono volersi bene, odiarsi, essere indifferenti, ostili, collaborative, sensibili…e cosa altro ancora? Siamo immersi nelle relazioni e da quanto esse ci soddisfano facciamo dipendere sia la nostra serenità, sia la soddisfazione per ciò che realizziamo. Potremmo dire che la qualità della relazione con noi stessi rende feconda la nostra presenza nella storia o la rende sterile. Nonostante l’importanza di questa dimensione che ci coinvolge come individui e come comunità non sembra che siamo abbastanza attrezzati per vivere le relazioni secondo il piano di Dio. Siamo molto tecnologici, informati di economia, politica, cucina, spettacoli, metereologia…ma così individualisti, anestetizzati e sfiduciati da non opporci al gorgo delle dipendenze che sta inghiottendo tanti nostri giovani. La loro fragilità si manifesta nel bisogno compulsivo di stare di fronte ad un monitor, nell’apatia e nell’incostanza nel dedicarsi ad uno sport, nelle difficoltà di esprimere pubblicamente il proprio pensiero e nelle diverse forme di asocialità (bullismo, scarsa empatia, isolamento…). E’ un dato di fatto che, mentre la qualità della relazione tra insegnante e alunni favorisce od ostacola la partecipazione scolastica, tra genitori e figli apre o limita la comunicazione familiare, tra coetanei alimenta o preclude l’armonia sociale. Il testo “Educare alle relazioni nella scuola e nella vita”, che verrà presentato venerdì 17 maggio alle ore 21 nella sede del Consultorio familiare Diocesano, in via Cairoli, 30 a Ferrara, vuole fornire approfondimenti e percorsi sperimentati in grado di aumentare la competenza emotiva dei formatori per far fronte all’attuale emergenza educativa, la quale impone di preoccuparsi non solamente dell’apprendimento ma anche, in misura sempre più consapevole, della dimensione comportamentale e relazionale, per garantire alle giovani generazioni la possibilità di affrancarsi da fragilità, dipendenze e vacuità. Saranno presenti due dei suoi autori: Daniele Lodi, docente di Scienze Motorie nella scuola secondaria di I grado specializzato, Dottore Educatore, Pubblicista, Curatore delle sezioni educative e relazionali dei siti “Comitato Vivere Insieme” e “Motorstudiotre”, e Giovanni Ruviero, già primario di Psichiatra, direttore del Centro di Salute di Copparo (FE), dove dal 2004 è Volontario, Facilitatore e Guida di gruppi di auto-mutuo-aiuto su tematiche attinenti la competenza emotiva per l’Associazione “Non più soli”.

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