di don Andrea Masini*

Si è concluso a metà luglio il grest dei ragazzi che abbiamo tenuto in parrocchia qui a Serravalle.

Sono state cinque settimane molto intense ma grazie ai volontari è stato possibile gestire un insieme di 112 tra bambini e adolescenti. E’ un bel numero e in crescita: sono stato, infatti, costretto a dire di “no” ad alcuni che volevano partecipare. Per il nostro territorio che soffre lo spopolamento e il calo delle famiglie giovani, il grest estivo è un bel segno di vitalità, una necessità per le famiglie e i ragazzi stessi nei lunghi mesi estivi. I partecipanti erano quasi completamente del nostro Comune: 62 da Serravalle, 34 da Berra e i rimanenti da Cologna, Ariano, e da paesi fuori Comune.

Il successo dell’iniziativa è da ricondurre a più cose: la necessità delle famiglie di collocare i figli durante l’estate, l’esigenza di socializzare dei bambini e ragazzi, la soddisfazione di questi, il costo contenuto dell’iniziativa. Il numero considerevole dei partecipanti che tanto preoccupava ha avuto anche i suoi vantaggi: i ragazzi, infatti, sono in grado di autogestirsi e con poco hanno tirato fuori la loro fantasia: le assi delle transenne del palio sono diventate materiale da costruzione, le torri in legno sono diventate i ritrovi dei più piccoli e ogni cosa andava bene per abbellire la loro casetta. I tappi di plastica delle bottiglie sono diventati i soldi con cui vendere e comprare ogni cosa in questo villaggio, con i fiori e le foglie delle piante facevano essenze “profumate” macerandole nell’acqua anche se dopo un po’ l’odore non era più gradevole.

Un’altra bella attività che si è fatta con loro è stata la visita settimanale agli anziani della casa di riposo: un incontro fra generazioni diverse, un’esperienza importante. Sono nati tornei di briscola, giochi organizzati dall’animatrice della struttura, in parrocchia si costruivano collane e braccialetti con le perline da regalare ai nonni, alcuni bambini hanno incontrato i loro vicini di casa che ora sono in ospizio e due sorelline hanno rivisto la loro bisnonna che non vedevano da anni. Insomma, una comunicazione di vita reciproca.
Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo le persone che hanno dato il loro tempo per questa bella e necessaria iniziativa.

* Parroco di Serravalle

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