30 settembre 2019

COMUNICATO STAMPA

Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

L’Arcivescovo, i presbiteri e i laici rappresentanti delle 149 parrocchie e del mondo delle associazioni cattoliche dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, riuniti a Codigoro per la Giornata diocesana del laicato, alla luce della verità del Vangelo e delle parole del Magistero del Papa e dei Vescovi italiani, delle esperienze di prossimità laicali e religiose, delle testimonianze familiari presenti nella nostra Chiesa, di accompagnamento e prossimità alla vita che nasce, che soffre, che muore, chiedono – alla luce della sentenza della Corte Costituzionale -, che il Parlamento arrivi a legiferare sulla situazione di chi è alla fine della vita, per rafforzare prossimità e cura, tenendo conto delle reali ed oggettive condizioni di irreversibilità dello stato di salute o di grave sofferenza psico-fisica del paziente evitando forme di accanimento terapeutico contrarie alla dignità della persona. Premesso che la vita deve essere difesa sempre dal suo concepimento fin quando la malattia se ne impossessa e la deforma, è altresì doveroso assistere il paziente con terapia antalgica e cure palliative nel momento della sua conclusione naturale, dovunque e sempre per accompagnarlo al fine vita quando il dolore diventa insopportabile e le cure inutili.

Per questo si invitano i parlamentari eletti nei collegi ferraresi a farsi interpreti nelle Aule Parlamentari del valore della dignità della persona umana, del rispetto e della cura della vita malata e morente, forti di esperienze che sul nostro territorio, nelle case e negli Ospedali, nei luoghi parrocchiali e associativi, ricordano che la vita delle persone non cessa mai di essere un dono e di avere una dignità, che è alla base della stessa Carta Costituzionale (cfr. art. 32, comma 2) [1], garante del bene comune del nostro Paese.

Dai nostri servizi di prossimità e di cura sale un forte richiamo alla coscienza contro ogni forma di aiuto o di abbandono alla morte delle persone, in terra e in mare, e un impegno ancora più deciso e quotidiano – condiviso anche con i non credenti, con i fratelli delle altre chiese e delle altre religioni presenti nel nostro territorio – nel rispetto, nella difesa e nella cura della vita malata e sofferente, a potenziare le risorse per la terapia del dolore e le cure palliative, le uniche in grado di restituire dignità a quelle vite ferite.

Codigoro, 28 settembre 2019

[1] «La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana» (Costituzione Italiana, art. 32, comma 2).

Continua a leggere