La parrocchia di Villa Fulvia a sostegno de “I frutti dell’albero”

di Claudio Aquilino

Da domenica 5 a domenica 12 febbraio scorso, in Villa Fulvia, presso la Parrocchia Beato Giovanni Tavelli da Tossignano vescovo, si è vissuta una nuova “Settimana della carità”. Mossi dal monito evangelico «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8), coordinati dal gruppo parrocchiale dei catechisti, i bambini e i ragazzi della parrocchia hanno preso parte al progetto di carità per l’Associazione “I frutti dell’albero”, volto al confezionamento di alcuni specifici materiali per la “comunicazione aumentativa”, destinati al laboratorio “Arte e Costruzione”.

L’Associazione “I frutti dell’albero” è stata costituita da alcune famiglie di ragazzi con disabilità, allo scopo di migliorare la qualità della vita di tutti coloro che vivono la stessa condizione. Attraverso diversi laboratori – tra cui quello “Macedonia”, dotato di un team specializzato di psicologi ed educatori professionali – l’Associazione studia percorsi educativi personalizzati per ogni ragazzo, al fine di individuare, implementare e consolidare le singole abilità residue e permettergli una giornata piena di attività e relazioni sociali.

Grazie alle numerose attività proposte all’interno dei differenti laboratori – da quello di pittura ed espressione grafica a quello di ascolto suoni e musica, da quello di informatica a quello psicomotorio in palestra e piscina, da quello ludico a quello di cucina – l’Associazione permette ai ragazzi destinatari di sentirsi veramente integrati.

Non poteva dunque mancare l’apporto della nostra parrocchia! Per una settimana intera, infatti, essa si è fatta promotrice di una “parola” – caritas – che va necessariamente pragmatizzata attraverso le opere: «La fede senza le opere è morta», ci ripete Giacomo nella sua Lettera (Gc 2,26). Sorretti da tale verità evangelica, la nostra Comunità ha organizzato e promosso questo “progetto di Carità” per far sì che ciascuno, anche con poco, si fosse sentito partecipe di una comunità più ampia.

«Il nostro – è stato ricordato al termine della settimana di raccolta, domenica 12 febbraio, durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 11 – è un catechismo in uscita, che non ha paura di sporcarsi le mani e andare, magari, in un prossimo futuro, anche nei luoghi della carità. Solo così i ragazzi avranno modo di vivere quelle esperienze in grado di far toccare con mano il significato concreto di parole come “relazioni” e “credibilità” in cui il valore della testimonianza della carità cristiana è centrale. Non basta raccontare la carità, bisogna viverla, seguendo l’esempio di Cristo. Solo così è possibile scoprire il senso di evangelizzazione espresso da chi è nel bisogno».

Emozionante è stato ascoltare, durante l’incontro di catechesi, il racconto delle mamme volontarie dell’Associazione (Virginia, Teresa e Tiziana) sui temi della disabilità e dell’inclusione, ed assistere alla suggestiva e pronta risposta da parte della parrocchia di Villa Fulvia, che non si è sottratta dal “porgere la mano” al fratello, consegnando quanto raccolto al Centro diurno dell’Associazione nelle mani della Presidente Elena D’Adda.

Articolo pubblicato su “La Voce” del 24 febbraio 2023

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