Il 23 febbraio a Casa Cini l’incontro organizzato dall’Ufficio diocesano Migrantes per iniziare a discutere assieme – e con esperti – dei problemi concreti dei nostri stranieri
Prosegue il percorso che la Fondazione Migrantes di Ferrara, diretta da don Rodrigo Akakpo, sta realizzando con le Comunità africane del nostro territorio.
Il percorso ha l’obiettivo generale di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone immigrate, attraverso la conoscenza reciproca, l’analisi dei bisogni prioritari delle persone e delle comunità, la ricerca condivisa di possibili soluzioni, la partecipazione attiva e la responsabilizzazione delle comunità stesse, oltre alla reciproca sensibilizzazione culturale.
Alcune delle tematiche individuate durante gli incontri della Fondazione Migrantes con i presidenti e i segretari delle Comunità, sono: la difficoltà dell’alloggio e dell’affitto, e le discriminazioni nei confronti lo straniero; i tempi e le difficoltà per acquisire il permesso di soggiorno, ma anche per il suo rinnovo, in quanto spesso scade prima di poter ottenere un appuntamento dalla Questura; la mancata conoscenza delle opportunità di formazione e accesso al lavoro, così come delle normative, dei contratti e dei diritti dei lavoratori; la difficoltà a trovare spazi per attività culturali delle Comunità o per servizi specifici (doposcuola per bambini e ragazzi, corsi di lingua italiana, ecc.); il problema delle seconde generazioni tra la perdita delle radici e un’inclusione difficile nel contesto italiano.
Nella giornata di domenica 23 febbraio, in una sala gremita presso Casa Cini, Ferrara, si sono trattati i primi due temi, individuati come i più urgenti e sentiti, e cioè quello dell’accesso all’affitto o all’acquisto della casa e quello dei ritardi nell’ottenimento del permesso di soggiorno o nel suo rinnovo.
All’incontro hanno partecipato due esperti del mercato immobiliare, Davide Fratini e Chanel Tatangmo Kenfack, mentre per il tema dei permessi di soggiorno era presente Miriam Cariani.
I numerosi presenti, provenienti da molti Paesi dell’Africa subsahariana, hanno ascoltato con molta attenzione e interesse, e hanno posto numerose domande, vivacizzando così la giornata.
Per la prima tematica, quella della casa, degli affitti e degli acquisti, si sono evidenziate le caratteristiche del mercato immobiliare, con domanda e prezzi crescenti, e sono state spiegate le procedure e le prassi più comuni, con il consiglio di privilegiare l’acquisto piuttosto dell’affitto, in particolare per chi può offrire garanzie quali un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
L’acquisto ha il vantaggio di superare il pregiudizio che invece frena, per le persone immigrate, il mercato degli affitti, dovuto alla paura di pagamenti non regolari, di abitudini e comportamenti inadeguati nella gestione della casa, il mancato rispetto delle regole del vivere civile, e altri stereotipi.
Sul tema dei permessi di soggiorno e del loro rinnovo, si è evidenziato come i ritardi causati dalla burocrazia, limitano fortemente le opportunità per la persona in attesa di tale permesso.
Senza di esso non si può accedere, infatti, a servizi per il lavoro, per la casa, per la banca, per la salute, o per fare un viaggio verso il proprio Paese. In pratica senza permesso di soggiorno si diventa quasi invisibili, come ha fatto notare un giovane immigrato.
È emerso come sia importante rivendicare i propri diritti, in modo non violento ma determinato perché, come ha fatto presente Miriam Cariani, c’è il rischio di «abituarsi all’ingiustizia».
Giuseppe Sarti
Segretario Commissione diocesana Migrantes
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 28 febbraio 2025