Il Collegamento Nazionale dei Santuari Italiani, unitamente all’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI e in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la Pastorale delle Vocazioni, proporrà per la prima volta, nella notte tra l’1 e il 2 giugno, “La notte dei Santuari”. Sarà un’occasione per accendere una luce sul forte valore simbolico che i Santuari hanno per la Comunità cristiana e per l’umanità tutta. Nella Lettera “Sanctuarium in Ecclesia”, Papa Francesco scrive: “I Santuari permangono fino ai nostri giorni in ogni parte del mondo come segno peculiare della fede semplice e umile dei credenti, che trovano in questi luoghi sacri la dimensione basilare della loro esistenza credente. Qui sperimentano in modo profondo la vicinanza di Dio, la tenerezza della Vergine Maria e la compagnia dei Santi: un’esperienza di vera spiritualità che non può essere svalutata, pena il mortificare l’azione dello Spirito Santo e la vita di grazia. Molti Santuari sono stati a tal punto percepiti come parte della vita delle persone, delle famiglie e delle comunità da aver plasmato l’identità di intere generazioni, fino ad incidere sulla storia di alcune nazioni”. “L’iniziativa – scrive mons. Stefano Russo, Segretario Generale CEI nella lettera a Padre Mario Magro, Presidente del Collegamento Nazionale Santuari Italiani – ha un forte valore simbolico per gli uomini del nostro tempo: nella notte una luce si accende e chiede di essere seguita perché accompagna in un’esperienza significativa del Mistero di Dio che si manifesta come Colui che sempre ama e perdona”. In conclusione della lettera stessa, mons. Russo rivolge un augurio che questa Notte “sia per la Chiesa tutta un’opportunità per riscoprirsi Santuario abitato da Dio e in cui Egli compie ancora meraviglie”.

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