Sabato 28 giugno nella Basilica di San Pietro presenti anche 58 dalla nostra Diocesi. La loro guida don Vasyl Verbitskyy ha fatto da Cerimoniere nella Liturgia col Santo Padre. E tra le quatto madri di soldati caduti in fronte che Leone ha salutato personalmente c’era anche la ferrarese Miroslava
Un incontro per esprimere ancora una volta la forte vicinanza della Chiesa universale alla «martoriata Ucraina». Lo scorso 28 giugno Papa Leone XIV ha incontrato circa 7mila fedeli ucraini venuti a Roma da diversi Paesi del mondo (oltre a Italia, USA, Canada, Australia e altri) per il pellegrinaggio giubilare della Chiesa Greco-cattolica ucraina (UGCC).
Il Papa li ha incontrati in mattinata nella Basilica di San Pietro, dove il gruppo di fedeli – tra cui tutti i 50 vescovi dell’UGCC – si è riunito dopo aver svolto la processione da via della Conciliazione verso la Porta Santa, seguendo la Croce giubilare. A seguire, a San Pietro è stata celebrata la Divina Liturgia presieduta da Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, e animata dal coro maschile ucraino Dudary.
Erano ben 58 gli ucraini presenti provenienti dall’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, compresa la loro guida don Vasyl Verbitskyy (che è guida anche della comunità nella Diocesi di Rovigo) e Miroslava Bereshchak, una delle quatto madri di soldati caduti in fronte salutate e benedette personalmente da Papa Leone XIV. Don Verbitskyy ha potuto salutare Leone XIV, il quale gli ha dato la sua benedizione e gli ha chiesto in quale Diocesi presta servizio. Inoltre, don Verbitskyy ha svolto il ruolo di Cerimoniere nella Liturgia col Santo Padre.
Una giornata di grande gioia, quindi, pur se anticipata da una notte di angoscia: proprio le ore precedenti l’incontro col Santo Padre, infatti, i russi hanno attaccato l’Ucraina con un numero record di 537 tra droni e missili, parte di una nuova ondata di attacchi aerei su vasta scala che ha colpito diverse città in tutto il Paese. Secondo quanto riferito dal Kyiv Independent, le sirene antiaeree sono risuonate anche nelle regioni occidentali, lontane dalla linea del fronte.
- Il saluto del Papa alle madri che han perso un figlio al fronte. Da sx, don Verbitskyy e al suo fianco Miroslava, da Ferrara
- Gli ucraini ferraresi a Roma
- Don Verbitskyy di fianco al Santo Padre (idem foto grande in alto)