29 novembre 2019

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito alle 3,54 del 26 novembre l’Albania, con epicentro vicino a Durazzo. Altre due scosse di 5.3 e 5.4 si sono succedute sino alle 8 di questa mattina. Le città più colpite sono Durazzo e Thumane, dove diversi edifici sono crollati, numerosissimi sono stati danneggiati. Durazzo è senza luce e con l’arrivo dell’alba i danni sono molto visibili ed importanti. Si registrano morti, feriti e numerosi dispersi, ma il bilancio è destinato ad aumentare. I soccorritori e l’esercito stanno scavando sotto le macerie. Purtroppo sono crollati diversi palazzi e anche un hotel nella zona di Durazzo. Danni si sono registrati in molte città: Durazzo, Kruje, Lezhe, Tirana, Scutari, Lac, Lushnje, Fier. Il governo ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Purtroppo lo sciame sismico continua e scosse si sono registrate in tutti i Balcani. Caritas Albania si è attivata subito con la propria rete delle Caritas diocesane e sta raccogliendo le prime informazioni dalle parrocchie e missioni per andare incontro alle esigenze delle persone colpite e ai numerosi sfollati che nel corso delle prossime ore non potranno rientrare nelle loro case. Sono stati segnalati danni anche a chiese ed edifici parrocchiali. Il Ministero dell’Interno ha comunicato che si stanno attivando 3 centri di accoglienza e raccolta sfollati a Shijak – Durazzo, 3 centri a Tirana, 1 a Helms-Kavaje e 1 a Lezhe. Nel frattempo ha fatto una richiesta ufficiale a Caritas Albania per il supporto alimentare di quanti saranno ospitati nei centri.Caritas Italiana ha espresso vicinanza e solidarietà a Caritas Albania con cui collabora dal 1993 per dare risposta ai tanti bisogni della popolazione locale, segnata da una povertà diffusa, un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, e una forte emigrazione. Gli ambiti di lavoro principali sono: migrazioni, economia sociale, sanità, salute mentale e inclusione sociale, volontariato e giovani. In particolare il crescente numero dei migranti che provengono dal Sud del continente, la rotta balcanica, sta aggravando questa situazione. Per questo motivo, con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, è stato avviato un programma triennale “Protezione e Rafforzamento dei minori migranti albanesi” all’interno della campagna CEI “Liberi di partire, liberi di restare”, per contribuire al sostegno delle politiche sociali di tutela dei minori e di lotta all’esclusione minorile attraverso interventi mirati e in cooperazione con le comunità di appartenenza e di origine. Caritas Italiana resta in contatto costante con Caritas Albania ed è pronta a sostenerne gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza e venire incontro ai bisogni della popolazione. Anche la Chiesa di Ferrara-Comacchio esprime vicinanza al popolo albanese duramente colpito dal terremoto e alle numerose persone e famiglie albanesi presenti nel nostro territorio diocesano (circa 1000 in città e più di 2000 nel territorio). Al tempo stesso, invita tutti i credenti ad affidare nella preghiera al Signore e alla intercessione della Madonna del Buon Consiglio, patrona del popolo albanese, le persone vittime del sisma e ad esprimere la propria solidarietà contribuendo alla raccolta fondi organizzata dalla Caritas.

È possibile sostenere gli interventi della Caritas utilizzando il conto corrente IT 15 E 05387 13005 000002957007, BPER AG. 4 di Ferrara Corso Martiri della Libertà, intestato ad ARCIDIOCESI DI FERRARA – COMACCHIO con causale ALBANIA/TERREMOTO NOVEMBRE 2019.

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