11 gennaio 2021

Comunicato stampa Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

La pandemia continua e sta segnando particolarmente alcune zone della nostra Chiesa di Ferrara-Comacchio. Tra le persone più colpite dal virus ci sono certamente i nostri anziani che vivono nelle case famiglie e nelle RSA a Ferrara e nel territorio, alcune delle quali anche nate dalla carità cristiana. Il 15 aprile 2020, Papa Francesco apriva la Santa Messa mattutina, trasmessa in streaming da Casa Santa Marta, chiedendo di pregare “per tutti gli anziani, specialmente per coloro che sono isolati o nelle case di riposo”. In diverse RSA e case-famiglia, infatti, ci sono stati casi di contagi. Addirittura una RSA, la residenza Paradiso di Ferrara, ha visto contagiati dal virus 94 su 105 anziani. Molte residenze per anziani hanno affrontato con determinazione il Covid mettendo in atto prima misure di isolamento e di sanificazione, poi attenzioni per il personale dipendente e infine strumenti – come le sale dell’abbraccio oppure le videochiamate o i bollettini video – da parte dei responsabili delle strutture, in ottemperanza alle disposizioni emanate dal Ministero della Salute il 30 novembre 2020, che fornisce chiarimenti e indicazioni per l’accesso di visitatori nelle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice. Ho condiviso, però, il dolore e la preoccupazione di alcune famiglie perché in altre RSA, contravvenendo alle stesse disposizioni di legge che prevedono che “tutte le strutture residenziali devono approntare adeguate misure… al fine di scongiurare un isolamento forzato e garantire per quanto possibile occasioni di relazione sociale e affettiva” con familiari e amici, non è stata organizzata nessuna forma di contatto e di informazione tra anziani e familiari e neppure è stato comunicato in che forme è stata garantita l’assistenza e la protezione degli anziani: un comportamento che risulta grave sul piano morale e sul piano della tutela della salute. Per questo comprendo la preoccupazione di molte famiglie per i loro cari anziani e sollecito un rafforzamento delle cure, perché nelle RSA vengano tutelati gli anziani, vengano fornite le informazioni ai parenti da parte della Direzione, con un controllo da parte degli organismi sanitari preposti. L’avvio della campagna del vaccino non indebolisca l’impegno delle strutture sanitarie di accoglienza degli anziani, perché il diritto alla salute sia sempre tutelato, anche attraverso forme di collaborazione tra RSA, Istituzioni sanitarie e volontariato, e lo stesso valga per ogni forma di controllo, perché sia tutelato il diritto delle famiglie di avere costantemente informazioni o incontri, con le forme previste e già sperimentate. Da cristiani, inoltre, nelle nostre parrocchie dobbiamo essere attenti in particolare a costruire prossimità, per quanto possibile, nei confronti di chi è più fragile, certamente nei confronti di chi è anziano e solo, nella consapevolezza che la vicinanza è parte del percorso di cura.

Ferrara, 11 gennaio 2021

+ Gian Carlo Perego, Arcivescovo

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