Un aspetto della popolazione a cui va attribuito un ruolo rilevante è costituito dalla sua composizione per classi di età, e le principali sono quelle che attengono alla fascia giovanile, fino a 14 anni, alla fascia lavorativa, da 15 a 64 anni, ed alla fascia anziana, oltre i 65 anni.
Nella provincia di Ferrara si può constatare che nell’ultimo quinquennio la composizione per le quattro classi di età, secondo i dati del Servizio Statistica della Regione, si è modificata in misura non trascurabile, nel senso che sono diminuite la classe iniziale (- 6,28%) ed una delle due classi centrali, cioè quella degli individui maturi (-3,30%), a vantaggio delle altre due, quella degli individui giovani (+1,64%) e quella degli anziani (+1,20%). Ne consegue che, in provincia di Ferrara, si coglie una riduzione dell’incidenza sul totale della popolazione residente sia dei bambini (-0,55%) che delle persone mature (-0.80%), mentre il contrario è avvenuto per i giovani (+0,65%) e gli anziani (+0,80%). Si tratta di variazioni contenute, ma che rappresentano solo la parte finale di un percorso temporale più lungo, che si è avviato in seguito a fenomeni anche epocali, individuabili nella Seconda guerra mondiale, nell’alluvione del 1951 o nel processo di espansione produttiva degli anni ’60. Tutti questi fenomeni hanno portato ad una trasformazione sostanziale della società, con tutte le implicazioni socio-economiche sulle varie componenti demografiche.
Guglielmo Bernabei
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 20 giugno 2025
(All’interno della Rubrica settimanale “Pillole di economia”)