22 gennaio 2021
Pubblicato su “La Voce di Ferrara-Comacchio” del 22 gennaio 2021
Case popolari a Ferrara. Con le nuove regole ci rimettono le giovani famiglie bisognose (italiane e straniere)
di Andrea Musacci
Poco più di 1 cittadino extra UE su 10 è titolare di un alloggio ACER di Edilizia Popolare a Ferrara e provincia, e il numero dei nuovi assegnatari stranieri è in costante calo da anni. Sono alcuni dei dati che emergono dal Bilancio di Sostenibilità 2018-2019 di ACER Ferrara e che abbiamo raccolto e analizzato, dai quali si desume anche, ad esempio, che a fronte di 746 domande raccolte per le case popolari solo nell’ultima assegnazione nel Comune di Ferrara, sono appena 80 gli alloggi già disponibili e, nella migliore delle ipotesi, appena altri 130 si libereranno entro il prossimo giugno. Una realtà, dunque, ben diversa da certa narrazione diffusa ormai da anni, e in particolare nelle ultime settimane con le ultime assegnazioni di alloggi ERP nel Comune capoluogo di provincia. Una visione ideologica che, falsamente, denuncia percentuali molto elevate di alloggi popolari occupati da stranieri nel Comune di Ferrara, a scapito di indigenti famiglie autoctone. Ricordiamo che lo scorso 4 gennaio è stata definita la nuova graduatoria di assegnazione delle case popolari nel Comune di Ferrara, la prima formulata in base ai criteri di assegnazione aggiornati dal nuovo Regolamento, elaborato lo scorso marzo dalla Giunta guidata da Alan Fabbri, che per la prima volta nella storia della città pone la residenzialità storica dei richiedenti come elemento decisivo nell’assegnazione. Le prime 157 posizioni della graduatoria di assegnazione delle case popolari risultano, di conseguenza, occupate da famiglie italiane, sulle 259 domande finora accolte in via definitiva e su un totale di 746 raccolte.
Negli alloggi ACER 9 su 10 sono italiani: smontata la bufala sulla metà degli alloggi agli stranieri
Luglio 2020: la 31^ graduatoria per l’assegnazione degli alloggi ERP, stilata dall’ultima Amministrazione Tagliani, «ha previsto l’assegnazione a cittadini stranieri del 52% degli alloggi e del 48% agli italiani, e considerato che i residenti stranieri sono mediamente il 10% della popolazione è evidente come sia iniquo il trattamento riservato a chi vive qui da sempre». La citazione fra virgolette è del Sindaco Alan Fabbri. Una vera e propria fake news ripresa dal primo cittadino per giustificare, nei giorni dell’apertura del nuovo bando ACER, le modifiche al Regolamento per il calcolo dei punteggi per le assegnazioni degli alloggi ERP. Leggendo il Bilancio di sostenibilità 2018-2019 di ACER Ferrara, infatti, i dati mostrano come il peso degli stranieri tra i nuovi assegnatari stesse anzi diminuendo, passando dal 39,57% di assegnazioni nel 2017 (il 29,41% considerando i soli cittadini extra UE) al 30,56% nel 2018 (il 27,77% considerando i soli extra UE) e al 32,62% nel 2019 (il 26, 74% di soli extra UE). Le percentuali degli stranieri si abbassano ulteriormente se si vanno a vedere i numeri dei titolari e degli occupanti totali degli alloggi ERP di ACER: nel 2019 i nuclei assegnatari composti da stranieri sul totale dei nuclei assegnatari è poco meno del 13%, e al 23% se consideriamo il numero dei componenti dei nuclei (quest’ultimo dato dipende dal fatto che i nuclei stranieri sono tendenzialmente più numerosi di quelli italiani). Nel 2019, infatti, gli stranieri titolari di alloggi ERP sono 702 su 5.487 alloggi locati totali, pari al 12,79% (11,24% se si considerano i soli extra UE), in calo persino rispetto al 2018 quando erano di più, 791, ma su più alloggi locati (5.627), per una percentuale del 14,05% (12,44% se si considerano i soli extra UE). Nel 2015 la percentuale era del 12%, nel 2016 del 13%, idem per il 2017. Numeri ben lontani da quel 52% tanto sbandierato.
Età e reddito: per nulla discriminati i ferraresi “storici”
Analizzando poi i dati sull’età degli degli occupanti gli alloggi ACER, e perfezionandoli con dati da statistiche interne forniteci da SUNIA CGIL Ferrara, vediamo come gli assegnatari over 60 attualmente superano il 65% e sono quasi tutti di nazionalità italiana, mentre i nuclei di utenza straniera sono in gran parte giovani e con bambini/ragazzi tra i 0 e 18 anni d’età. Per quanto riguarda invece il reddito degli utenti ACER, il 42% ha la pensione, il 21% è lavoratore dipendente, l’11% nessun reddito, il 10% misti, i restanti si dividono abbastanza equamente tra pensione + lavoro dipendente (7%), lavoratori autonomi (5%), redditi non presentati o non richiesti (4%). Nel solo Comune di Ferrara, i dati sono quasi identici.
Alcune simulazioni
Caso 1
60enne single privilegiato rispetto a giovane famiglia
Single nato a Ferrara e da sempre ivi residente di anni 60: punti 30
– reddito ISEE di euro 17mila: punti 0
Totale punti assegnati: 30.
Coppia under 40 (straniera o originaria della nostra provincia): punti 9
– due figli minori: punti 1
– residenti a Ferrara da anni 16: punti 8
– reddito ISEE di euro 10mila: punti 3
– in emergenza abitativa o in situazione di disagio sociale: punti 7
Totale punti assegnati: 28.
Caso 2
Over 65 privilegiato rispetto a famiglia di 40enni
Single da sempre residente a Ferrara di anni 66: punti 33
– over 65: punti 9
– reddito ISEE di euro 15mila: punti 0
Totale punti assegnati: 42.
Coppia con richiedente di anni 44 da sempre residente a Ferrara: punti 22
– artigiani/commercianti sottoposti a procedura fallimentare con conseguente procedura esecutiva sull’immobile di proprietà, con termine di rilascio terminato: punti -5
– due figli minori: punti 1
– reddito ISEE di euro 7mila: punti 6
Totale punti assegnati 34.
Caso 3
Coppia over 50 davanti a famiglia in difficoltà
Coppia con richiedente di anni 66, coniuge di anni 50 disoccupato/: punti 9
– residente da anni 52: punti 26
– reddito ISEE di euro 14mila: punti 0
Totale punti assegnati: 35.
Coppia under 40 : punti 9
– residente da anni 12: punti 6
– due figli minori: punti 1
– reddito isee di euro 6mila: punti 6
– disagio sociale: punti 7
– pericolo per incolumità minori: punti 5
Totale punti assegnati: 34.
Dove sono gli alloggi da assegnare a chi ne ha diritto? Appena 80 quelli già disponibili
Il patrimonio ACER Ferrara consta attualmente di 6.917 alloggi, di cui 6.691 di ERP (Edilizia Residenziale Popolare), 137 non ERP e 89 di ERS (Edilizia Residenziale Sociale). Tutti i 6.691 alloggi di ERP sono di proprietà dei Comuni della provincia e gestiti da parte di ACER. Più della metà degli alloggi ha una metratura tra i 45 e i 75 mq.
Case da assegnare
Al 31 dicembre 2019 (data di rilevazione per l’Osservatorio Regionale) gli alloggi ERP vuoti in attesa di manutenzione in tutta la provincia erano 877, di cui 489 a Ferrara e 388 in provincia. Sui 877 alloggi totali vuoti, 134 sono piccoli (meno di 45 mq), 423 medi (tra i 45 e i 70 mq) e 320 grandi (oltre 70 mq). Sempre sui 877 alloggi ERP vuoti, 152 (80 a Ferrara e 72 in provincia) sono a costo medio, da manutenére con il programma straordinario regionale approvato dalla Regione l’estate scorsa. Una parte di questi alloggi necessitano di consistenti investimenti per essere recuperati. Altri 100-130 alloggi, invece (situati soprattutto a Ferrara) richiedono piccoli e medi interventi e quindi potrebbero essere assegnati nuovamente e in tempi abbastanza brevi, vale a dire in 3-5 mesi, al massimo entro giugno 2021. Se così sarà (ma si dovrà valutare in base ai finanziamenti regionali e comunali), questi 100-130 saranno disponibili per i nuovi assegnatari insieme agli 80 già disponibili. Si andranno così a coprire, nella migliore delle ipotesi, 210 richieste di alloggio, insufficienti a fronte delle 746 domande raccolte e delle 259 finora accolte (473 sono quelle accolte con riserva e 14 quelle rigettate).
Confronto Assessora Coletti – parti sociali: tutto rimandato Si sarebbe dovuto svolgere nella giornata di venerdì 15 gennaio l’atteso incontro tra Cristina Coletti, Assessora alle Politiche abitative del Comune di Ferrara e i sindacati degli inquilini SUNIA CGIL, SICET CISL e UNIAT UIL, con i rispettivi rappresentanti Maurizio Ravani, Eva Paganini e Paola Poggipollini. Nell’incontro, come anticipatoci dagli stessi, i sindacati avrebbero chiesto alla Coletti i dati precisi delle assegnazioni dell’ultima graduatoria (la 32^) per gli alloggi ERP. Purtroppo, però, all’ultimo l’incontro è stato rimandato a venerdì 22 gennaio, a causa dell’imprevisto e improrogabile impegno dell’Assessora Coletti, chiamata in Regione a Bologna in rappresentanza del Comune di Ferrara in sostituzione del Sindaco Alan Fabbri, dal Presidente Stefano Bonaccini per discutere della riapertura delle Scuole superiori. Lo scorso 9 dicembre l’Assessora Coletti e i sindacati SUNIA, SICET e UNIAT hanno sottoscritto il protocollo per la creazione di un Tavolo di confronto dedicato al tema delle politiche abitative denominato “Tavolo di Contrasto al Disagio Abitativo”. La speranza è che, almeno per il futuro prossimo, vengano ascoltate anche le voci e le proposte delle organizzazioni sindacali: «per quanto riguarda le modifiche al Regolamento per le assegnazioni degli alloggi ERP – ci spiega Ravani di SUNIA – siamo stati ascoltati ma nulla di quello che avevamo chiesto è stato minimamente accolto. Chiediamo ancora che vi sia maggiore equilibrio nei criteri per il calcolo dei punteggi per le graduatorie, cioè che la storicità in graduatoria e soprattutto la residenzialità storica abbiano meno peso, a vantaggio invece del reale bisogno delle persone e delle famiglie».
Andrea Musacci
Pubblicato su “La Voce di Ferrara-Comacchio” del 22 gennaio 2021